Prologo de “L’inferno di un angelo”

Questo è il testo integrale che tutti noi usiamo per dar voce alla nostra denuncia contro la pedofilia.

Per coloro che sono persone così sensibili da voler sposare la nostra causa, sarà sufficiente realizzare un breve video utilizzando questo testo, come è già stato fatto da altre persone.

Potete vedere chi ha già contribuito, visitando la nostra sezione video


DI VALENTINA FERRARO E ADRIANO MARIA MAIELLO

(Introduzione)

Ricordo voci Calde di nonne che ci chiamavano per rientrare in casa all’arrivo dell’oscurità ,sui bordi del tramonto con le ginocchia sbucciate dai giochi…che ricordi questi! Molti, troppi bambini non sentiranno mai quel calore, il calore di quelle voci. Ci sarà soltanto paura nei ricordi, nessuno li chiamerà a rientrare in quella casa piena d’amore…rimarranno in quella terribile oscurità, in quell’orrore…ed il sole tramonta ….e con esso la loro innocenza.

(Testo)

Non tutti sanno quello che fanno quando lo fanno ma prima o poi tutti pagheranno.

Non sentite l’aria irrespirabile nelle vostre case-mattatoio? Non c’è più rifugio lì dentro. Non c’è più calore. Non c’è più via di scampo

Ogni volta un sacrificio, un sogno immolato sull’altare dei vostri amplessi. E le pareti diventano sempre più scivolose.

Come fate a reggere lo sguardo dei vostri bambini che vi chiedono un abbraccio mentre voi li soffocate tra le cosce?

Una bestia che manca di ragione non si sarebbe mai spinta così verso la distruzione dei propri simili

E poi… barricati viscidamente e riverenti nelle Chiese, mangiate il corpo di Cristo e osservate assetati chi ne beve il sangue dal calice. Un sapore a voi familiare forse. Voi non avete un Dio, né perdono e volate sempre più pericolosamente vicino al sole.

Siamo stanchi…stanchi…di voi che avete il veleno che scorre nelle vene..

Il mare bacia il suo cielo, là dove si perde lo sguardo all’orizzonte… pura perfezione…..Voi non siete né mare, né cielo.

L’amore…quel dono senza tempo, nucleo della vita …

L’amore.. equilibrio dello spazio immenso dall’infinito all’infinito e ancor di più

Amore che l’uomo ha trasformato nella storia in una sentenza di morte, per soddisfare le proprie perversioni.

Non si sfugge alle conseguenze delle proprie azioni. Diventano ombre che vi condannano per l’innocenza tradita, per la magia del mondo negata per sempre, per le favole in cui non si potrà più credere.

Le catene strette sui loro corpi acerbi diventano sorrisi acidi che corrodono come ruggine e i vostri lacci sempre più spessi.

Che cosa resta di umano ai confini del vostro silenzio?

Meglio sapere o fingere di non sapere? Come se la finzione avesse il potere di annullare il dolore. O forse è meglio aspettare che le loro piccole urla si plachino per assenza di respiro? Ma anche di spalle la verità non è meno brutale.

Solo il dolore dura e per ogni raggio di luce posato sul mondo e sulla felicità c’e’ sempre un lato oscuro che fa comodo non vedere.

Indifferenza, solo indifferenza…meglio non sapere?

L’uomo è ciò che vede.

Immaginate cosa proveranno le vostre vittime quando capiranno l’osceno gioco che hanno giocato, fidandosi di voi – (molti bambini hanno paura di voi, ma noi no!( – voi che li avete abbrutiti, scarnificati, ingoiati e vomitati via ogni volta.

E dopo.. il sonno che li accarezza, come una necessità, un sollievo, come una minaccia.

Allora forse sarete soddisfatti. Anche loro avranno un vuoto a divorarli, oltre la delusione, oltre la speranza, forse al di là della vita stessa .

Che cosa c’è oltre il dolore? La crudeltà, forse.

Fermatevi.

(C’e’ una giustizia superiore a quella dell’uomo?Non sappiamo ancora quale sia, ma sicuramente vi punirà oltre i confini del nostro tempo, per ciò che fate ai bambini!)

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